XX edizione 2021

I premiati hanno contribuito a portare l’isola all’attenzione nazionale e internazionale.

 

I PREMIATI NELL’EDIZIONE 2021

ANGELICA GRIVEL SERRA. C’è un’estate. E c’è una rivoluzione. La sua, quando la progressiva trasformazione del corpo e la graduale acquisizione di sé la fanno definitivamente e indiscutibilmente donna. Cagliaritana (ma orgogliosa delle origini di Ulassai della madre), studente di filosofia e modella fotografica, con questo primo romanzo ha conquistato critica e lettori per l’originalità del tema, la ricercatezza del linguaggio, la scrittura fluida e coinvolgente che si accompagna a una visione del mondo profonda e mai banale, raramente riscontrabile in una scrittrice così giovane. Alla scrittura è arrivata come per sbaglio, partecipando a un concorso letterario e vincendolo alla grande così da rivelare, a sé stessa prima che agli altri, un talento che – se queste sono le premesse – non tarderà a dare ulteriori e ancor più ricchi frutti.

MAX SIRENA. Era ancora un ragazzino che stava a malapena su un windsurf quando, innamorato delle avventure di Azzurra e del Moro di Venezia, cominciò a fantasticare non solo di partecipare all’America’s Cup, ma anche di vincerla. Naturalmente ce l’ha fatta, nel 2010 con Oracle e nel 2013 con New Zealand. Ma il suo sogno è di conquistare la Coppa più prestigiosa del mondo a bordo di Luna Rossa. Al team italiano è approdato dopo l’incontro con Patrizio Bertelli che ha segnato l’inizio di una collaborazione e un’amicizia profonda.Con il team di Luna Rossa – prima come prodiere e poi come skipper – ha vinto importanti trofei come la Louis Vuitton Cup, la Prada Cup e il Circuito Extreme 40. Nel 2013 è stato nominato Velista dell’Anno. Il campo di regate di Cagliari, dove allena Luna Rossa, è per lui il migliore del mondo. Ma è innamorato anche della gente e delle atmosfere di questa città, dove si è trasferito a vivere e di cui non a caso è diventato cittadino onorario.

SIMONETTA COLUMBU. Nata a Cagliari ma partita giovanissima dall’isola, prima a Londra e poi a Roma dove vive tuttora si porta sempre nel cuore un pezzo di Sardegna. Ha interpretato diversi ruoli in film come “Maria per Roma” e “Io sono tempesta”, ma la popolarità le è arrivata soprattutto dalla fiction Rai “Che Dio ci aiuti”, dove lavora nei panni di Ginevra a fianco a due mostri sacri come Elena Sofia Ricci e Valeria Fabrizi. Ha alle spalle, sia da parte paterna che materna, famiglie importanti con politici e scrittrici che hanno dato lustro alla Sardegna. E un babbo regista che le ha dato un’educazione rigida lasciandola però libera di scegliere cosa fare nella vita. “Se avessi deciso di collezionare farfalle sarebbe stato ugualmente fiero di me”, dice. Ma di sicuro lo è ancora di più vedendola muoversi con sapienza e disinvoltura nel mondo del cinema e della tv. Il futuro le si configura brillante e ricco di successi. Che Dio la aiuti.

STEFANO OPPO. Partito ragazzino dal Circolo Nautico di Torre Grande, ha iniziato da subito a mettersi in luce e a mietere allori nell’ambiente del canottaggio: medaglia d’oro agli Europei Juniores del 2011, due medaglie d’oro l’anno dopo agli Europei e ai Mondiali Juniores, nel 2013 campione mondiale Under-23 e poi medaglia d’oro ai mondiali di Chungju, medaglia d’argento nei Mondiali 2017, 2018 e 2019, più un argento e diversi bronzi agli Europei di questi ultimi anni. Insomma, un palmarès di tutto rispetto che ne fanno probabilmente uno dei sardi più pluripremiati di ogni tempo. Sarà pure di bronzo, quest’ultima conquista olimpica, ma per lui – e per la Sardegna, e per tutti noi – quella medaglia vale oro.

GIACOMO CAO. Nato a Cagliari 50 anni fa, laurea in Ingegneria Chimica a Cagliari e Dottorato di Ricerca all’Università di Bologna, insegna la sua materia nell’Ateneo cagliaritano ma è stato anche docente negli Stati Uniti. Autore di numerose pubblicazioni, inserito nel 2018 nella lista dei Top Italian Scientists, attualmente è amministratore unico del CRS4. Gran parte della sua attività, in qualità di presidente del Distretto Aerospaziale della Sardegna, è dedicata al progetto teso a raggiungere Marte, entro il 2027, con l’utilizzo di tecnologie messe a punto insieme ad altri partner nei laboratori del Parco Scientifico e Tecnologico di Pula. Quando arriveremo sul pianeta rosso, ad indagarlo con droni e altri marchingegni mai sperimentati prima, potremo dire grazie a lui ed esserne orgogliosi come sardi.

CARLO CIMBRI. Nato a Cagliari 56 anni fa, dopo la laurea con lode in Economia e Commercio all’Università di Bologna entra in Unipol e all’interno di questo gruppo costruisce una carriera che lo vede diventarne con merito prima direttore generale e, nel 2010, amministratore delegato. Insignito del Premio Guido Carli, ha guidato la fusione di Unipol con la Fondiaria-SAI portando in pochi anni il gruppo ad attivi di bilancio di tutto rispetto e ad imporsi come una delle realtà più importanti nel panorama finanziario internazionale. Tifoso dell’Inter, ha comunque un pezzo di cuore dedicato al Cagliari, tanto da aver accettato l’idea di intestare all’Unipol lo stadio cittadino. Speriamo che porti alla squadra rossoblù le stesse fortune che ha saputo sapientemente costruire per il suo gruppo.

MANU INVISIBLE. Diplomato al Liceo Artistico di Cagliari e trasferito a Milano, si mette subito in luce (lui che ama lavorare di notte) con alcune esemplari opere murali e di street art anche in campo internazionale, soprattutto grazie all’originalità del suo lettering. Accusato di aver “imbrattato” una parete della stazione di Milano, è stato trascinato dentro una vicenda processuale arrivata fino in Cassazione per poter vedere riconosciuto il reale valore artistico del suo lavoro. Nel 2018 è stato l’unico artista internazionale chiamato a far parte del progetto “Les jeunes s’exposent”, realizzando una sua opera sulla facciata del liceo di una cittadina francese. E nel 2015 era stato uno dei due soli italiani a partecipare al festival internazionale “Upfest” di Bristol, l’evento di street art più grande d’Europa. E dal resto del mondo è tornato a Cagliari con una delle sue ultime opere, un affresco a 360 gradi delle pareti dell’Aula Magna della Facoltà di Scienze Umanistiche.

PREMIO OLIMPIA MATACENA 2021

STEFANIA PINNA. Nata a Macomer, sarda fino al midollo. Ha iniziato la carriera di giornalista alla redazione umbra del Messaggero e poi ha proseguito tra carta stampata e uffici stampa. Nel 2006 approda a Sky tg24 come corrispondente dalla Sardegna, e due anni dopo inizia a Roma la lunga gavetta come conduttrice della fascia dell’alba e poi dell’ora di pranzo. Dal 2019 ha un suo programma di approfondimento quotidiano che si chiama Timeline: un’ora e mezza di talk show in cui, con ospiti in studio o collegati, affronta i principali temi di attualità. Non si tira indietro se c’è da polemizzare in diretta con un anonimo ascoltatore o con la suscettibilità di un personaggio come Renato Brunetta. E se c’è da difendere la Sardegna, è capace di costringere il sindaco di Milano a riconoscere pubblicamente che “Cala Luna è molto più bella dell’idroscalo”.